Lo scorso 9 Novembre, in occasione della memoria liturgica del beato Giovanni Duns Scoto (8 Nov.), presso l’Aula Magna della Pontificia Università Antonianum, è stata celebrata la Festa in onore del Dottor Sottile.
La mattinata è stata introdotta dalle parole di saluto rivolte agli astanti da parte del Rettore Magnificodella PUA, la prof.ssa Mary Melone sfa.
Alle parole del Rettore Magnifico ha fatto seguito la relazione sullo stato del lavoro editoriale della Commissio Scotistica Internationalis, da parte di Josip B. Percan ofm, attuale Presidente. Prima di entrare nel merito dello stato dei lavori, p. Percan ha voluto ricordare la figura di p. Carlo Balic nel quarantesimo della sua dipartita (aprile 1977), definendolo un “autentico scotista” e ricordando anche il suo impegno come primo Presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, nonché fondatore della medesima, Rettore dell’allora Ateneo Antonianum per due mandati, e facendo menzione del suo prezioso contributo per la stesura del cap. VIII della Costituzione dogmatica Lumen Gentium.
Ricordando, poi, le parole di Balic circa l’importanza del ruolo degli Indicia conclusione dell’edizione critica dell’opera di un autore, Percan ha introdotto il suo resoconto dello stato dell’attività editoriale della Commissione, evidenziando le difficoltà del percorso editoriale ed illustrando il modus ordinandibasato, nello specifico, sulla scelta di lemmi il cui contenuto è riconducibile, in modo sicuro, al Dottor Sottile. Il Presidenteha, inoltre, aggiunto che il lavoro dei Soci della Commissione si avvale anche della collaborazione di studiosi esterni ai quali è demandata la cura di particolari lemmi che esprimono nozioni filosofiche e, in quanto tali, meritano un vaglio a parte sia a motivo della loro numerosa ricorrenza sia, soprattutto, a motivo del loro denso contenuto semantico.
Infine, si informa che – parallelamente al lavoro del secondo volume degli Indici – la Commissione è impegnata nel lavoro preparatorio delle edizioni delle Quaestiones Quodlibetales, mediante trascrizione di codici da collazionare in futuro.
Dopo una breve pausa, è stato introdotto dalle parole di Marek Wach ofm, Segretario Generaledella PUA, il secondo momento del dies academicus, durante il quale Sua Eccellenza Mons. Franz Lackner ofm, Arcivescovodella Diocesi di Salzburg (Austria), ha tenuto una prolusione dal titolo “Riscoprire Giovanni Duns Scoto: pensieri – approcci – impulsi”. Dopo il saluto iniziale rivolto alle autorità accademiche presenti e a tutti gli astanti, mons. Lackner ha illustrato i punti nodali che avrebbe, di lì a breve, sviluppato durante il suo intervento: in primo luogo, si è proposto di esporre i concetti essenziali del pensiero scotiano, tra i quali menzioniamo i seguenti: il Cristocentrismo, quale idea fondamentale che anima l’agire Trinitario in ordine all’evento dell’Incarnazione e della Redenzione, la nozione di ensalla quale è riconducibile l’intero scenario dell’esistente che, scevro di tutte le sue possibili determinazioni accidentali, esprime nell’ens in quantum ens l’oggetto proprio dell’intelletto conoscente. Il fine dell’esposizione delle nozioni -chiave della riflessione filosofico-teologica scotiana è stato, poi, espresso nel tentativo di individuare degli elementi a partire dai quali rendere attuale – in chiave contemporanea – il pensiero del Dottor Sottile: alla luce degli elementi evidenziati, infatti, Mons. Lackner ha cercato di individuare degli spunti fruibili per il bene della Chiesa.
A concludere, infine, l’intensa mattinata è stato il Ministro Generaledell’Ordine dei Frati Minorinon ché Gran Cancellieredella PUA, fra’ Michael Anthony Perry, il quale – dopo le iniziali parole di saluto – ha condiviso con gli astanti una riflessione dal titolo “Una prospettiva francescana per un umanesimo cristiano rinnovato”, mediante la quale ha sottolineato a più riprese come la molteplicità dei contributi teoretici riconducibili alla Tradizione francescana di pensiero sia in grado di rinnovare – apportando la propria specificità – l’umanesimo cristiano capace, a sua volta, di proporre risposte e prospettive alle attese più significative dell’uomo contemporaneo.
Fiore fra’ Giammarco Francesco
Commissione Scotista Internazionale