03 ottobre 2017
In onore del nostro Padre San Francesco

Dal 1 al 3 ottobre abbiamo partecipato al Triduo in onore del nostro Serafico Padre San Francesco. Il primo giorno è stato animato da fr. Giuseppe Buffon OFM, S. E. Rev. Mons. Angelo De Donatis ha poi presieduto il vespro. Il secondo giorno è stato animato da fr. Emidio Alessandrini OFM, il vespro da fr. Stefano Oppes OFM. Il terzo giorno l’Eucaristia è stata presieduta da fr. Ernesto Dezza OFM, alle 19.15 abbiamo celebrato il “Beato Transitus” del Serafico Padre presieduto da fr. Witosław J. Sztyk OFM (FGA).

 

Racconta Fr. Tomaso da Celano:

 

“Mentre i frati versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del pane, lo benedisse, lo spezzò e ne diede da mangiare un pezzetto a ciascuno. Volle anche il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il Vangelo secondo Giovanni, dal brano che inizia: Prima della festa di Pasqua ecc. Si ricordava in quel momento della santissima cena, che il Signore aveva celebrato con i suoi discepoli per l'ultima volta, e fece tutto questo appunto a veneranda memoria di quella cena e per mostrare quanta tenerezza di amore portasse ai frati.

 

Trascorse i pochi giorni che gli rimasero in un inno di lode, invitando i suoi compagni dilettissimi a lodare con lui Cristo. Egli poi, come gli fu possibile, proruppe in questo salmo: Con la mia voce ho gridato al Signore, con la mia voce ho chiesto soccorso al Signore. Invitava pure tutte le creature alla lode di Dio, e con certi versi, che aveva composto un tempo, le esortava all'amore divino. Perfino la morte, a tutti terribile e odiosa, esortava alla lode, e andandole incontro lieto, la invitava ad essere suo ospite: ‘Ben venga, mia sorella morte!’.

 

Si rivolse poi al medico: ‘Coraggio, frate medico, dimmi pure che la morte è imminente: per me sarà la porta della vita!’ E ai frati: ‘Quando mi vedrete ridotto all'estremo, deponetemi nudo sulla terra come mi avete visto ieri l'altro, e dopo che sarò morto, lasciatemi giacere cose per il tempo necessario a percorrere comodamente un miglio’.

 

Giunse infine la sua ora, ed essendosi compiuti in lui tutti i misteri di Cristo, se ne volò felicemente a Dio”.

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