27 ottobre 2018
Istanbul

XIII corso di formazione permanente al dialogo ecumenico e interreligioso nella missione francescana, Istanbul, 15 – 27 ottobre 2018.

 

In primo luogo, diciamo che questo corso viene organizzato dai frati minori della fraternità di Istanbul/Smirne e si svolge ogni anno. Sono i frati che dipendono dal Ministro Generale; la loro presenza in Turchia ha come scopo quello di promuovere il dialogo ecumenico ed interreligioso nella città dove c’è stata la separazione tra le due chiese: la chiesa di occidente (Roma) e quella di oriente (Costantinopoli).

 

Quest’anno, in modo particolare, il corso si è svolto in due grandi momenti: il momento delle varie relazioni, la visita alle moschee ed il pellegrinaggio a Tarso e in Cappadocia. 

 

Per quanto riguarda le relazioni, il corso ha affrontato quattro punti principali: 

  • Il primo punto ha iniziato con una domanda. Perché in Dialogo? Si trattava dei fondamenti antropologici del dialogo a partire dalla visione del mondo, della persona e della realtà umana. La visione personalista di Martin Buber ed Emmanuel Mounier  per aiutare ad avere un approccio approfondito sul mistero della nostra umanità e per un dialogo autentico. 
  • Il secondo punto è stato quello di fissare il dialogo tra passato e presente. Qui si tratta dei fondamenti biblici del dialogo, della possibilità del dialogo Islamo-cristiano in Turchia, un oggi per il domani, il sufismo; il dialogo ecumenico nella storia; le chiese cattoliche in piena comunione con la santa Sede apostolica; il dialogo ufficiale tra la chiesa cattolica e ortodossa. 
  • Il terzo punto parlava di “Uno sguardo al futuro”. Le relazioni in questo punto si rivolgono sui progetti missionari dell’Ordine dei frati Minori e sui fondamenti francescani del dialogo; la fenomenologia della diffusione dell’Islam, tra pregiudizi e realtà e le sfide del dialogo; la vocazione ecumenica del francescano; il dialogo con le chiese della riforma, il momento ecumenico secondo lo spirito di Taizé; le sfide del dialogo con la chiesa Greco-ortodossa. 
  • Il quarto punto è stato quello di cercare il significato del dialogo interreligioso. Una bella introduzione è stata fatta sul dialogo islamo-cristiano ed un approfondimento sul significato dell’incontro tra Francesco ed il sultano Al-Malik Al-Kâmil per finire con gli atteggiamenti fondamentali per l’ecumenismo. 

 

Un altro momento molto interessante è stato quello delle visite che venivano fatte nei diversi luoghi per approfondire e capire l’aspetto del dialogo. La prima visita è stata fatta da Sua Santità il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I: le sue parole ci hanno aiutato a capire come funziona la chiesa ortodossa di Costantinopoli. È una presenza molto importante dal punto di vista spirituale ed ecumenico. Altre visite come quella delle due basiliche, oggi musei (la basilica di San Salvatore in chora e la Basilica di Santa Sofia). Ci sono state altre visite, alla sinagoga del Giudaismo in Turchia; la preghiera e la cena assieme con gli Aleviti; la preghiera ecumenica con i Siriaci; la visita guidata alla Moschea di Solimano e Kalenderhane Cami. Un momento particolare ed unico è stato la visita guidata ed il pranzo all’ex seminario ortodosso nell’isola dei principi Heybeliada e, soprattutto, la celebrazione eucaristica di domenica nella chiesa e sull’altare ortodosso.

 

Inoltre, due celebrazioni hanno arricchito il corso: la preghiera ecumenico secondo lo spirito di Taizé e la preghiera assieme ai fratelli Dervishi, nell’ambito delle celebrazioni dello Spirito di Assisi.

 

La seconda parte del corso è stata quella di camminare “sui passi della Chiesa antica” facendo un pellegrinaggio a Tarso – Cappadocia guidato da S.E. Ruben Tierrablanca ofm, Vicario apostolico di Istanbul. 

 

Il corso è stato molto interessante, sia dal punto di vista della metodologia, sia dell’organizzazione. I partecipanti hanno scoperto che il dialogo deve partire dalla conversione personale per cambiare lo sguardo sulla nostra fede e quella degli altri. Il dialogo esige di approfondire la nostra fede per poi andare verso l’altro. Il vero dialogo aiuta a crescere nella fede e a costruire un modo di pace, di giustizia nella riconciliazione con gli altri e con il creato. Per questo, il dialogo necessita la conoscenza dei fondamenti umani, antropologici, teologici e francescani. San Francesco rimane un modello nel senso che è riuscito a realizzare la visita al Sultano Al-Malik Al-Kâmil. 

 

In occasione dell’VIII Centenario dell’incontro tra Francesco e il Sultano sarà organizzato un pellegrinaggio a Damieta (Egitto), alla fine del corso dell’anno prossimo. Sarà una preziosa occasione per tutto l’Ordine ed in modo particolare per i frati della Turchia per vivere con gioia e riconoscenza questo importante anniversario.

 

Cfr. https://sito.istanbulofm.org/2018_dialogo/

Fr. Georges Misange Mutombo, OFM

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